lunedì 26 maggio 2008

L'Analisi Tecnica

Introduzione

In queste pagine troverete solo un assaggio di Analisi tecnica, sono stati scritti infatti migliaia di libri su questa disciplina centenaria e non sarà certo possibile sviscerarla in questo sito. E' mio obiettivo farvi solamente venire l'appetito perché possiate approfondire la materia autonomamente, scegliendo le parti che più vi piacciono o che più si adattano alla vostra filosofia di trading.


La teoria di Dow è alle fondamenta di tutta l'analisi tecnica. I principi fondamentali su cui si basa furono esposti da Charles H. Dow, (noto specialmente in binomio con Jones, per la creazione dell'indice Dow-Jones), in una serie di articoli tra il 1900 ed il 1902 e successivamente ripresi da William P. Hamilton e Robert Rhea, che li riorganizzò nella forma che oggi si conosce.

Egli paragonava gli andamenti di Borsa alle maree.
Come, infatti la progressiva accentuazione o il progressivo indebolimento delle successive ondate rivela una fase di alta marea o una di bassa marea, così un indice di Borsa o il prezzo di un titolo, tradotto in grafico, rispecchia un ciclo al rialzo quando le fluttuazioni successive toccano punte sempre maggiori e, viceversa, rispecchia un ciclo al ribasso quando le fluttuazioni successive toccano livelli sempre minori.
Questa concezione rappresenta la base dell'Analisi Tecnica e racchiude in sé, nella sua estrema semplicità, il germe di tutte le evoluzioni che si sono succedute fino a oggi.

Dow evidenzia due concetti basilari:

1.

E' possibile rilevare l'esistenza di una tendenza attraverso l'osservazione di una successione di picchi e avvallamenti crescenti (tendenza al rialzo) o decrescenti (tendenza al ribasso).

2.

Vi è uno sganciamento dello studio dei prezzi dall'esame dei fattori economici, sociali, ambientali, ecc. che incidono sulla loro formazione.

Questo ultimo aspetto, in particolare, caratterizza l'Analisi Tecnica sulla base del principio che i prezzi scontano tutto: non solo gli aspetti economici di fondo, ma anche speranze, paure, umori, razionali e irrazionali, dei compratori e dei venditori; tutti fattori che, normalmente, sono ritenuti inquantificabili ma che, invece, alterano sistematicamente e significativamente il valore teorico di un bene quotato.


Elementi di base dell'Analisi Tecnica

Vedremo ora su quali elementi si basa concretamente l'analisi Tecnica nello studio di un qualunque bene finanziario.



Trend

Il trend o tendenza è la direzione lungo la quale si muove il grafico delle quotazioni del titolo analizzato.
Normalmente il movimento presenta una serie di oscillazioni che possono rendere poco evidente questa direzione di marcia se non si definiscono prima le regole interpretative.
Se si osserva l'andamento di un grafico di lungo periodo, diciamo di più anni, si può rilevare, all'interno di una tendenza di massima ben definita, l'esistenza di finestre temporali ridotte durante le quali il movimento si sviluppa in direzione opposta a quella principale; se si scende ancora in maggiore dettaglio si possono osservare ulteriori movimenti in controtendenza rispetto a quelli precedenti; e così via.

Tutto questo significa che l'individuazione di una tendenza non può prescindere dalla preventiva definizione dell'arco temporale di osservazione: ciò che, ad esempio, può apparire come una tendenza al ribasso di breve periodo, se guardata in un quadro più generale, si rivelerà probabilmente come una semplice correzione temporanea di una tendenza al rialzo di più lungo periodo.

Linee di tendenza

Una volta stabilito quale deve essere l'ambito di osservazione, si adotta generalmente una tecnica molto semplice per l'evidenziazione della tendenza da rilevare: si uniscono con una retta più punti di minimo relativo in caso di movimento ascendente o più punti di massimo relativo in caso di movimento discendente. Queste rette prendono il nome di linee di tendenza o trendlines.

Naturalmente, una volta tracciata la trendline, può accadere che il movimento, pur mantenendo la stessa direzione, accentui significativamente angolazione accelerando. Sta alla sensibilità dell'analista la decisione sull'opportunità di mantenere la vecchia trendline o di tracciarne una nuova. A questo proposito va detto che il nostro occhio ha una capacità risolutiva eccezionale ...

Normalmente, a meno che non si vogliano rilevare tendenze di periodo minore rispetto a quello sotto osservazione, si provvederà a tracciare una nuova trendline solo se le nuove oscillazioni presentano all'incirca la stessa ampiezza di quelle precedenti; in caso contrario sarà opportuno considerarle come movimenti minori nell'ambito di un trend più ampio.

Un grafico che vìola o, come più comunemente si dice, perfora la trendline segnala un esaurimento del trend in atto. Pertanto, un trend si considera esaurito se il grafico scende sotto il livello della trendline nel caso di movimento ascendente o sale sopra il livello della trendline nel caso di movimento discendente.

Canali

Si usa spesso tracciare una parallela alla trendline facendola passare per almeno un punto di massimo se la trendline è ascendente o un punto di minimo se la trendline è discendente.
Si ottiene, così, un canale la cui logica interpretativa è identica a quella delle trendlines.
Il canale dà, in più, la visione dell'ampiezza delle oscillazioni e, quindi, la possibilità di valutare lo spessore del mercato. Canali più ampi, infatti, derivano da un maggiore spessore del mercato e sono solitamente riferiti a periodi temporali più lunghi; pertanto, proprio perché maggiormente consolidati, riflettono maggiori probabilità di persistenza del trend.
Viceversa, canali ristretti, specie se particolarmente ripidi, risultano abbastanza fragili e poco affidabili.

Da cui possiamo affermare che la durata di un trend tende ad essere direttamente proporzionale alla sua ampiezza.

L'inclinazione di un trend, invece, tende a essere inversamente proporzionale alla sua ampiezza.

Sideway

Può accadere, naturalmente, che il valore quotato del quale si traccia l'andamento si snodi, tra alti e bassi, in direzione laterale. La scarsa direzionalità prende il nome, in tal caso, di sideway o movimento di congestione, ma restano ugualmente validi i concetti sopra esposti.


Supporti e Resistenze

Nel grafico delle quotazioni di un valore finanziario si possono rilevare dei livelli di prezzo che, in qualche maniera, ostacolano il proseguimento della tendenza in corso: questi ostacoli prendono il nome di supporti e resistenze.

In altri termini, il supporto non è altro che un livello che si oppone al proseguimento di un trend discendente: visivamente, si può osservare che il grafico arresta la sua discesa, tentenna, rimbalza una o più volte per poi invertire la rotta o proseguire definitivamente nella direzione iniziale; in questo secondo caso, la violazione del supporto racchiude implicazioni fortemente negative per il successivo andamento delle quotazioni, dal momento che le forze che si opponevano all'ulteriore discesa vengono sconfitte.

Ribaltando il concetto, la resistenza è un livello di prezzo che ostacola il proseguimento di un trend ascendente: in prossimità di una resistenza, il grafico arresta la sua ascesa, tentenna, rimbalza una o più volte all'ingiù prima di ridefinire la direzione di marcia; così come per il supporto, anche la violazione di una resistenza implica delle conseguenze, questa volta positive, dovute alla sconfitta delle forze che si opponevano all'ascesa dei prezzi.

Una cosa di grande importanza è che una resistenza, una volta perforata diventa un supporto, così come un supporto, una volta perforato diventa una resistenza.

Stop loss

Lo Stop Loss e' uno degli aspetti piu' importanti per chi fa trading di breve e spesso il suo utilizzo fa la differenza.

Questo strumento permette di chiudere le posizioni che si rivelano errate contenendo la perdita che si realizza,ricreando liquidita? da utilizzare.

In pratica quando ricaviamo un segnale di acquisto dall?analisi tecnica,questo non sempre si rivela corretto.In altre parole se il titolo anziche? salire comincia a scendere si applica lo stop loss:.

L'azione viene venduta immediatamente con una perdita molto contenuta (solitamente inferiore all 1%) e a quel punto saremo pronti ad impostare nuove operazioni senza bloccare la liquidita'.La prima regola per un Trading vincente e?infatti quella di tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.




Supporto statico

Nel grafico delle quotazioni di un valore finanziario si possono rilevare dei livelli
di prezzo che, in qualche maniera, ostacolano il proseguimento della tendenza
in corso: questi ostacoli prendono il nome di supporti e resistenze.

In altri termini, il supporto non' altro che un livello che si oppone al proseguimento di un trend discendente: visivamente, si puo' osservare che il titolo arresta la sua discesa, tentenna, rimbalza una o piu' volte per poi invertire la rotta o proseguire definitivamente nella direzione iniziale; in questo secondo caso, la violazione del supporto racchiude implicazioni fortemente negative per il successivo andamento delle quotazioni, dal momento che le forze che si opponevano all'ulteriore discesa vengono sconfitte.




Volumi (scambi)

Quantita' di titoli scambiati in uno specifico intervallo di tempo. I volumi possono essere utilizzati per ottenere indicatori utili ai fini dello studio dell'andamento dei prezzi e vengono rappresentati nei grafici dalle barre verticali nella parte bassa di un grafico.

Lo studio dei volumi ,accompagnato da quello dell'andamento del titolo, consente di avere conferme sui segnali rialzisti o ribassisti permettendo cosi' all' analista di evitare spesso i falsi segnali che il mercato genera.

Infatti quando la media degli scambi delle ultime sedute viene superata in contemporanea ad un segnale rialzista o ribassista questo avra' molte piu' probabilita' di essere confermato nei giorni sucessivi.



Target Price (TP)

Il target price costituisce l'obiettivo di prezzo fissato a seguito dell? acquisto di un titolo, effettuato secondo le indicazioni dell? analisi tecnica o dell?analisi fondamentale.

Quando si imposta la strategia operativa dobbiamo sempre avere una chiara idea di quello che vogliamo ottenere. Imposteremo sempre lo Stop Loss e il Target Price come valore dove poter chiudere la posizione in guadagno.

Se stiamo utilizzando l? Analisi Tecnica sara? importante far coincidere il Target Price in un punto preciso (resistenza), dove ci si aspetta che il titolo termini il suo movimento rialzista.

Quando il Target Price e? raggiunto, a meno di una ulteriore rottura rialzista, chiuderemo la posizione realizzando il guadagno



Doppio Massimo (figura di inversione ribassista)

Il Doppio massimo e' una delle piu' classiche figure dell'Analisi Tecnica ed e' facilmente riconoscibile quando si verifica in quanto ha caratteristiche chiare ed attendibili.La figura di inversione ribassista si trova infatti al culmine di un trend rialzista sostenuto , dopo una prima correzione si assiste ad un rimbalzo che riporta le quotazioni al livello del primo massimo raggiunto.Sul test di questa resistenza i volumi sono inferiori a quelli del precedente picco e la correzione inizia dando forma alla classica figura M . La conferma ribassista arriva sulla rottura della linea di supporto passante alla base di questa M e l'obiettivo di questo pattern e' equivalente all'altezza della figura ribaltata al ribasso.Spesso pero' , soprattutto quando i due massimi sono distanti nel tempo l'uno dall'altro la correzione prosegue diventando una vera e propria inversione ribassista. Quando al contrario il pattern viene negato , e la resistenza dei due massimi viene perforata al rialzo avremo un segnale di continuazione del trend rialzista in essere.




TUTTO SULLE CANDELE GIAPPONESI

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